VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA

La valutazione in età evolutiva, essenziale per un trattamento efficace

La valutazione psicodiagnostica è un percorso valutativo che permette al clinico di raccogliere informazioni circa il problema e di arrivare alla descrizione del comportamento, delle abilità e difficoltà del paziente. L’accertamento, quindi, è fondamentale per poter prendere decisioni volte all’efficacia del trattamento del paziente.
Gli strumenti di cui si avvale lo psicologo per tale valutazione sono: il colloquio clinico e la valutazione psicodiagnostica. Test psicologici, strumenti self-report e l’osservazione clinica variano, in base allo scopo valutativo, all’età e al tipo di difficoltà del bambino/ragazzo.

Valutazione psicodiagnostica

Come si procede?

Il primo contatto avviene telefonicamente o via mail tra i genitori e lo psicologo, il quale offre le prime informazioni sul servizio offerto e propone di fissare un appuntamento per il primo colloquio.
Al primo colloquio lo psicologo incontra i genitori per raccogliere l’anamnesi, elementi circa lo sviluppo personale e scolastico del bambino/ragazzo e per conoscere la richiesta della famiglia. Si chiede ai genitori di portare un paio di quaderni, in modo da poter fare le prime osservazioni e raccogliere informazioni circa il percorso scolastico. Lo scopo di tale incontro è raccogliere tutte le informazioni utili alla formulazione di una ipotesi diagnostica. Al termine dell’incontro, ai genitori viene chiesto di compilare e firmare il consenso informato.
A seguire il primo colloquio con il bambino, dedicato alla somministrazione dei test di apprendimento (lettura, scrittura e calcolo) o test circa gli aspetti emotivi-relazionali. Un secondo colloquio prevede la somministrazione dei test cognitivi e se necessario altre prove per le funzioni esecutive, test di attenzione e memoria. Le tempistiche dei colloqui sono condizionate dal singolo caso, in base all’età, alla concentrazione e motivazione del bambino. In media il colloquio dura 90 minuti.
Al termine della valutazione, il clinico integra ciò che è emerso dai colloqui e dai test e redige la relazione di valutazione diagnostica. Tale relazione verrà consegnata ai genitori nell’ultimo colloquio di restituzione, momento in cui viene spiegato alla famiglia quanto emerso. Si concorderanno i punti di forza del bambino/ragazzo da cui poter strutturare un trattamento.